È uno di quegli oggetti che speriamo sempre di non dover mai utilizzare, ma la sua presenza a bordo non è solo una questione di buonsenso: è un preciso obbligo di legge. Il giubbotto o le bretelle retroriflettenti ad alta visibilità sono diventati da anni una dotazione di sicurezza imprescindibile, regolata severamente dall'articolo 162 del Codice della Strada. La norma nasce da una statistica tragica: molti incidenti mortali avvengono non durante la guida, ma quando il conducente o i passeggeri scendono dal veicolo in panne, diventando sagome invisibili per le auto che sopraggiungono ad alta velocità.
La legge impone che il dispositivo debba essere indossato in circostanze specifiche, che ogni automobilista deve ben conoscere. L'obbligo scatta fuori dai centri abitati, quindi su autostrade, tangenziali e strade extraurbane, ogni volta che si scende dal veicolo in condizioni di scarsa visibilità, di notte, oppure se si è fermi sulla corsia di emergenza o in una piazzola di sosta. Un dettaglio fondamentale, spesso ignorato, riguarda il posizionamento del giubbotto: deve essere custodito nell'abitacolo, a portata di mano, e non nel bagagliaio sotto le valigie. La logica della norma è ineccepibile: il conducente deve indossarlo prima di aprire la portiera e mettere piede sull'asfalto, non dopo. Scendere per recuperarlo dal baule significa esporsi al pericolo senza protezione, vanificando lo scopo della legge e rischiando la sanzione.
Non bisogna dimenticare che l'obbligo non riguarda solo chi è al volante, ma chiunque scenda dall'auto in quelle condizioni, passeggeri inclusi. Per essere in regola, il gilet deve essere omologato e riportare il marchio CE insieme alla sigla normativa UNI EN 471. I colori ammessi sono tre: arancione, rosso o giallo, purché fluorescenti e dotati delle apposite strisce riflettenti. Chi viene sorpreso a scendere dall'auto senza indossarlo rischia una sanzione amministrativa che va da 42 a 173 euro, a cui si aggiunge, per il solo conducente, la decurtazione di due punti dalla patente. Una punizione severa, ma commisurata al rischio altissimo di essere investiti.